Manresa Terrassa
48 Kms / 34,5Kms
Tornando a casa, l'orizzonte continua a chiamarci
Due opzioni: 48 km per la valle del fiume Llobregat // 34,5 km per il Parco di Sant Lorenç del Munt i l’Obac.
Biciclette: si possono utilizzare in entrambe le opzioni, ma in quella di montagna bisognerà scendere e spingere la bicicletta in alcuni tratti. Molto meglio l’opzione della valle.
Nel febbraio del 1523 Ignazio di Loyola decide di lasciare la città di Manresa e di dirigersi a Barcellona, passando per El Pont de Vilomara, luogo del congedo dalle famiglie manresane che si erano prese cura di lui per undici mesi. Seguiamo il suo tragitto fino all’arrivo a Barcellona. A Ignazio dispiace profondamente lasciare quella buona gente, ma la sua chiamata a vivere con Gesù lo porta in questo momento a tentare il suo pellegrinaggio a Gerusalemme.
Due opzioni si presentano al pellegrino in questa tappa: quella della montagna e quella della valle. L’opzione che prevede la salita in montagna e l’entrata nel Parco di Sant Lorenç del Munt i l’Obac è molto bella, ma comporta una certa difficoltà per la lunghezza senza località intermedie (34,5 Km) e perché c’è da salire e scendere per sentieri alberati, talvolta non ben segnalati. L’opzione della valle non è tanto bella, dato che ci troviamo in zone abitate e dobbiamo attraversare paesi, strade e aree urbane. Il vantaggio è che i dislivelli sono minori, il percorso è chiaro e ben segnalato, e il tragitto può essere accorciato come si desidera perché ci sono luoghi dove alloggiare, oppure si possono prendere i trasporti pubblici che collegano i vari centri. Se si sceglie la montagna, bisogna andare direttamente da Manresa a Terrassa, senza possibilità di tappe intermedie, perché ci si trova all’interno del parco naturale e non ci sono né alloggi né trasporti. Se si sceglie l’opzione della valle, il tragitto ha una lunghezza maggiore (48 km), ma il vantaggio è che il pellegrino può dividere a suo piacimento la tratta Manresa – Terrassa in due tappe.
Itinerario della valle del fiume Llobregat.
Prendiamo come punto di partenza la Plaça de Sant Ignasi, vicino alla cappella del Rapto. Salendo per Calle de las Escodines, passiamo dietro la Casa di Spiritualità La Cova e continuiamo dritto per Calle de Santa Clara e la Calle de San Juan de Dios. Osserviamo la Croce di Término de las Escondinas, presso cui Ignazio era solito fermarsi a pregare lungo il tragitto verso Viladordis. Sulla strada per El Pont de Vilomara, giriamo a sinistra e ci dirigiamo verso una rotonda. Lì prendiamo la prima strada a destra e continuiamo su Calle d’Alvar Alto. Arriviamo a una rotonda e scendiamo per passare davanti al commissariato di polizia. Prendiamo la prima strada a destra e, passato il distributore di benzina, giriamo ancora a destra per dirigerci direttamente verso la strada C-55, che passiamo di sotto. Continuiamo dritto e prendiamo una strada che scende alla nostra sinistra, con resti di un antico lastricato. Sant’Ignazio scese per questo cammino molte volte avvicinandosi a Viladordis. Arriviamo a un ampio sentiero sterrato e lo prendiamo a destra. Proseguiamo il sentiero in direzione della chiesa di Viladordis, che si vede in cima a una collinetta. Arrivando di fronte alla masseria di Les Marcetes, facciamo una piccola deviazione dal Cammino per avvicinarci alla chiesa di Viladordis e visitare la Madonna della Salute.
Riprendiamo il Cammino al punto in cui lo avevamo lasciato e scendiamo lungo la via asfaltata fino ad arrivare alla strada. Attraversiamo la strada e prendiamo un sentiero sterrato parallelo all’autostrada C-16. Attraversiamo il ponte. Il sentiero sterrato scende verso la valle del fiume Llobregat. Già nelle vicinanze del paese di El Pont de Vilomara, troviamo la strada e ci dirigiamo verso il ponte di pietra del secolo XI. Dopo aver attraversato, troviamo il GR-270, segni di vernice rossa e bianca che ci serviranno da guida. Prendiamo alla nostra destra la strada BV-1225 fino a un punto in cui un sentiero sterrato appare alla nostra destra e ci avvicina al fiume Llobregat. Cammineremo lungo il fiume, mantenendolo alla nostra destra.
Arriviamo a un punto in cui il sentiero sterrato non ci lascia più proseguire. Siamo obbligati a percorrere la strada BV-1225 e a camminare con cautela lungo il bordo per 1,5 km. Dopo aver passato sotto l’autostrada, alla nostra destra inizia una strada, in direzione della fabbrica Devesa Hermanos e Railtech Sufetra. Prendiamo questa strada, che prima si mantiene a livello e poi scende. Arrivati al collettore delle acque salmastre del fiume Llobregat, giriamo a sinistra e continuiamo sempre dritto lungo la stessa strada asfaltata, che ci avvicina alla ferrovia e che attraversiamo sotto il ponte sul fiume. Proseguiamo sempre sullo stesso cammino cercando di avvicinarci al fiume Llobregat. Attraversiamo di nuovo i binari del treno sotto un ponte e continuiamo dritto lungo la strada della Via Augusta. La strada finisce chiusa, così che dobbiamo girare a sinistra e scendere per la strada del Llobregat. Proseguiamo sempre dritto verso le case di Sant Vicenç de Castellet. Il cammino avanza parallelo al fiume Llobregat fino ad arrivare al paese. Attraversiamo il paese e cerchiamo il primo ponte sul fiume per attraversarlo e prendere un cammino lungo il fiume che inizia sotto il ponte, scendendo dalla rotonda vicino alla strada C-55.
Il sentiero avanza insieme al fiume, che ora rimane alla nostra sinistra, e lo seguiamo per alcuni chilometri fintanto che lo stesso sentiero ci riporta alla strada C-55. Giunti alla strada e alla ferrovia, prendiamo il sentiero alla nostra sinistra e camminiamo in parallelo fino a rincontrare il fiume e a passare sotto il ponte dell’autostrada. Proseguiamo per lo stesso sentiero, sempre vicino al fiume Llobregat, per 3 km. Passiamo sotto la ferrovia. Il sentiero si avvicina al ponte dell’autostrada, vicino a Cal Fassina, una masseria in rovina, e prendiamo la strada asfaltata alla nostra sinistra, per tornare a passare sotto la ferrovia. Attraversiamo il Llobregat sul Ponte Vecchio e, giunti alla strada, voltiamo a destra. Proseguiamo dritto per la strada che non è trafficata ed entriamo nel paese di Castellbell i el Vilar. Passando davanti al municipio, non bisogna dimenticare di farsi apporre il timbro sulla credenziale del pellegrino. Siamo già a 22,5 km, quindi questo è un buon posto per dividere la tappa in due, se non si vuole fare i 48 km in solo giorno.
Usciamo da Castellbell per l’Avenida de Catalunya e camminiamo per la strada verso il paese di Monistrol per 4 km. Non c’è molto traffico, perciò la camminata è tranquilla. All’ingresso di Monistrol, alla rotonda di fronte al ponte sul fiume, prendiamo a sinistra per cominciare la salita verso il paese di Vacarisses. Facciamo una Z, prima a sinistra e poi verso destra, per passare i binari del treno da sopra. Continuiamo sulla via asfaltata e, dopo aver passato una fattoria, imbocchiamo un sentiero di montagna che seguiremo e che collega varie vie. Ci troviamo sul cammino dei pellegrini che salgono a Montserrat da Terrassa. Ci avviciniamo a Vacarisses, un paese di case sparse. Per la Calle de los Torrents arriviamo alla strada C-58 e l’attraversiamo per salire lungo la via della Stazione. Continuiamo sempre dritto fino a incontrare una via pedonale di color rossiccio e la prendiamo a destra, sempre in direzione della stazione del treno. Saliamo per il Cammino del Palà e dopo de los Tulipans. Quando finisce Calle de los Tulipans, giriamo a sinistra verso la ferrovia e attraversiamo. Voltiamo a sinistra per Calle de las Petunias e attraversiamo l’autostrada per mezzo della galleria. Passata la galleria, giriamo a sinistra alla prima strada e torniamo a girare a sinistra alla prima via. Continuiamo a salire in direzione del centro urbano di Vacarisses, con il suo municipio. Siamo a 39 km da Manresa e ci restano solo 5 km di salita. Dietro il municipio prendiamo la via principale e arriviamo al primo incrocio, dove giriamo di novanta gradi alla nostra sinistra, per salire sulla strada dell’Obac.
Sempre sulla stessa strada, arriviamo a una biforcazione e prendiamo la via di sinistra, che sale per l’Avinguda Vacarisses. Seguiremo sempre la stessa Avinguda fino alla rotonda del Camí de la Pineda. Arrivati lì, voltiamo a destra e proseguiamo sempre dritto verso la Carena de la Pineda, senza deviare né a destra né a sinistra. Restiamo in quota, in direzione di Terrassa. Sempre sulla stessa via, scendiamo verso la città e attraversiamo la strada B-40. Usciamo dai campi e calpestiamo la prima strada di Terrassa che ci porta fino a un ponte sul torrente del Palau.
Continuiamo dritto per Calle de Joan d’Austria fino ad arrivare al Passeig del Vint i dos de Juliol, che prendiamo a sinistra per attraversare i binari del treno sotto il ponte della Rambla d’Ègara. Proseguiamo lungo alla Rambla in discesa fino ad arrivare al Carrer Mayor, che prendiamo a sinistra e che ci porta direttamente alla Cattedrale di Terrassa. Fine della tappa.
Itinerario del Parco di Sant Llorenç.
Prima di iniziare, raccomandiamo seriamente di scaricare il tracciato GPS sul proprio smartphone o di utilizzare Google Maps dal sito per seguire bene la tappa. Questo percorso non è così ben segnalato come quello della Valle, quindi è necessario essere muniti del GPS, non si sa mai. Di seguito, l’itinerario. Di seguito, l’itinerario.
L’uscita di Manresa è la stessa dell’opzione della valle, seguendo la stessa strada fino ad arrivare al Pont de Vilomara. Una volta attraversato il ponte, attraversiamo anche la strada e ci dirigiamo verso il centro del paese, passando per Calle de Sant Jaume. Giriamo a sinistra per passare davanti al municipio e proseguiamo lungo l’Avenida de la Constitución fino ad arrivare a Calle de Jacint Verdaguer, che prendiamo a destra. Poi voltiamo a sinistra per Calle de Lleida e a destra per Calle Girona. Dopo 50 m prendiamo una strada alla nostra sinistra, che sale verso la montagna. Attenzione perché dopo 300 m dobbiamo prendere la strada di destra, che diventa un sentiero tra pini, e salire fino a incontrare un’ampia strada sterrata, che seguiremo tutto dritto. Arriviamo a un deposito circolare di cemento. Da qui in poi il percorso sarà tutto di sentieri di montagna, talvolta sterrati. Se il pellegrino presta attenzione, vedrà i segnali del Cammino Reale Manresa-Barcellona, segnalato nel 1797. A giudicare dallo stato selvaggio in cui si trova oggi, non sembra vero che il Cammino passasse di qui, no? Sicuramente però era il più breve.
Troveremo diversi GR che s’incrociano all’interno Parco di Sant Llorenç del Munt i de l’Obac. Continuiamo lungo i sentieri e arriviamo alle rovine di Sant Jaume de Vallhonesta. Proseguiamo dritto lungo la via di destra, che non scende nella valle. La strada si trasforma in un sentiero stretto e continuiamo dritto, mantenendoci sempre sulla cresta della montagna. Arriviamo a una strada larga, ma presto torniamo ai sentieri, e di nuovo ad altre strade che ci mantengono in cima alla montagna. Incrociamo le linee elettriche dell’alta tensione. Proseguiamo lungo la strada sterrata e passiamo accanto a una casa diroccata: Hostalets d’en Daví. La strada muta nuovamente in sentiero e arriviamo alle rocce. In questo punto la vista del parco è impressionante. Camminiamo su sentieri stretti, scavati nella roccia sedimentaria dello stesso tipo di quella di Montserrat. Fiancheggiamo la grande roccia e saliamo per rimanere in cima alla montagna rocciosa. Camminando tra i pini e a volte sulla nuda roccia; saliamo contemplando dietro di noi il profilo magnifico delle montagne di Montserrat.
Attenzione: arriviamo a un tratto abbastanza ampio di nuda roccia e dobbiamo voltare di 90 gradi a destra, scendendo un po’ per girare attorno la cima che s’innalza davanti a noi. Continuiamo per sentieri che ci mantengono sul crinale della montagna. Imbocchiamo un cammino sterrato che ci guiderà fino a Terrassa, passando per la Serra de Pedritxes. Passiamo vicino a dei serbatoi d’acqua circolari. Alla nostra sinistra, vediamo alcune case di una zona residenziale che scende verso la valle, ma noi proseguiamo dritto lungo il crinale della montagna, mantenendoci in quota, talvolta salendo. Il cammino ci conduce alla Serra del Troncó e prendiamo di fronte la strada delle Quatre Cadenes, che poco dopo comincia a scendere verso la città di Terrassa. Il sentiero di montagna finisce, finendo nei campi. Attraversiamo l’autostrada B-40 sotto il ponte, che ci porta a una rotonda, e proseguiamo dritto lungo questa strada fino ad arrivare alla Calle Terque, che prendiamo a sinistra. Continuiamo lungo l’Avenida de les Arts e poi lungo la Avenida de Bejar. Proseguiamo dritto lungo l’Avenida de Bejar fino alla stazione ferroviaria di Terrassa Nacions Unides, poi giriamo a destra per scendere per la Calle del Dr. Cistaré. Tutto dritto lungo Calle del Dr. Cistaré, arriviamo alla Calle d’Emili Badiella e continuiamo dritto, fino al parco e alla piazza della stazione ferroviaria Terrassa Nord. Proprio dietro la stazione si trova Calle del Nord e l’imbocchiamo in direzione del centro di Terrassa. Arrivati a una piazza, prendiamo Calle Camí Fondo che è sulla destra e scende lungo la Calle de Sant Pere. Proseguiamo lungo Sant Pere e voltiamo a sinistra lungo la Calle dels Gavatxons. In pochi metri arriviamo alla Plaza Mayor e alla Cattedrale di Terrassa. Fine della tappa.
SANT VICENÇ DE CASTELLET
Hostal Ca la Irene. C/ Creixell, 29. Tel: 938 333 226
Ayuntamiento. Tel : 936 930 611
Taxi en Sant Vicenç de Castellet. Tel: 617 318 448
CASTELLBELL I EL VILAR
Informarse en el Ayuntamiento. Tel: 938 340 350
Ca la Julita. Raval del Teixidor. Tel: 630 333 593
MONISTROL DE MONTSERRAT
Hostal Guilleumes Montserrat. C/ Escoles 5. Tel: 938 284 065
Cal Gaitero. C/ Sant Pere, 39, Baixos. Tel: 617 140 405
Taxi Corvo Monistrol Montserrat. Tel: 619 260 048
Taxi Jorge Jiménez – Olesa de Montserrat. Tel: 619 260 048
VACARISSES
Apartamento Casa NaturaRelax. Camí de ľObac, 1. Tel: 609 711 426
La Frasera. C/cami del castellet s/n. Tel: 670 377 732
Apartments Vacarisses-Torreblanca, Passeig Estacio, 16. Tel: 626 608 497.
Ayuntamiento. Tel: 938 359 002
Taxis en Vacarisses. Tel: 610 466 466
TERRASSA
Albergue de peregrinos de Vallparadís, C/ Alcalde Parellada, 2. Tel: 930 022 585 [email protected]
Hostal Avenida Madrid, Avinguda de Madrid, 104. Tel: 937 316 382
Hostal del Carmen, Carretera de Rubí, 441. Tel: 638 867 864
Hotel Terrassa Park, Avinguda de Santa Eulàlia, 236. Tel: 937 004 400
Ayuntamiento Terrassa. Tel: 937 397 000
Taxis Terrassa. Tel: 937 357 777
Top Taxi Terrassa. Tel: 937 853 335
PONT DE VILOMARA
È un comune della comarca del Bages. La sua popolazione è stimata in 3800 abitanti. Il comune è formato dall’unione di due nuclei urbani antichi: quello di Rocafort e quello di El Pont de Vilomara. Il ponte, di 130 di lunghezza e di cinque archi asimmetrici, venne costruito nel Medio Evo (XI sec.) e unì le città di Manresa e Barcellona. Il paese crebbe con il decollo dell’industria tessile alla fine del XIX secolo e dell’immigrazione ad essa legata. L’agricoltura era importante, soprattutto la vigna, ma la piaga della fillossera azzerò ogni produzione alla fine del XIX secolo e si passò così all’industria tessile. Le fabbriche tessili chiusero nel 1980 e oggi l’economia ruota attorno al riciclaggio. La chiesa parrocchiale, di stile neogotico, è dedicata alla Vergine della Divina Grazia. Il paese offre bar, ristoranti, supermercato, farmacia, banca, centro sanitario. Il Llobregat è un fiume importante della Catalogna che nasce nel comune di Castellar de n’Hug e sfocia nel mar Mediterraneo, dopo aver percorso 175 km.
SANT VICENÇ DE CASTELLET
San Vicente de Castellet è situato tra la confluenza dei fiumi Llobregat e Cardener e la gola de Castellbell y Vilar. Il comune è ben collegato con Manresa e Barcellona da due linee ferroviarie e dalla strada. Le colline nelle vicinanze sono state abbattute per lo più tra il 1987 e il 2005 per la costruzione di distretti industriali. Attualmente, ci sono soprattutto imprese chimiche, alimentari, tessili, elettroniche e di estrazione della pietra. Le pesti del XIV secolo ridussero la popolazione e anche l’attività agricola. Per fortuna, la vigna e le attività legate al passaggio del Cammino Reale che univa Barcellona e Manresa mantennero in vita la popolazione. La stazione ferroviaria favorì una grande crescita della popolazione, che passò da 200 abitanti nel 1867 a 3000 nel 1930. Nel 2016 contava 9000 abitanti. Il paese offre bar, ristoranti, supermercato, farmacia, banca, centro sanitario.
CASTELLBELL I EL VILAR
Il paese si divide in quattro parti: La Bauma, El Borras, El Vilar y El Burés. Il paese è collegato direttamente a Barcellona grazie al treno. La sua popolazione è stimata in 3700 abitanti. È nodo di collegamento e corridoio naturale tra i due principali parchi della Catalogna Centrale, il parco naturale della montagna di Montserrat e quello di Sant Llorenç del Munt e Sierra del Obac. Il paese annovera un certo patrimonio turistico da visitare come il Pont vell, un’interessante mostra di architettura civile costruita tra gli anni 1455 e 1457, che vediamo all’arrivo, il Castello di Castellbell (X sec.) che abbiamo visto ergersi sulla montagna, la Chiesa di San Cristobal, un tempio romanico costruito tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII, che abbiamo visto annunciato nella tappa 27 del Cammino Ignaziano. Il paese offre bar-ristorante, farmacia e supermercato. _
MONISTROL DE MONTSERRAT
Il comune di Monistrol de Montserrat è diviso dal fiume Llobregat: a destra il paese originario e a sinistra gli sviluppi urbanistici recenti. La popolazione è di più di 2000 abitanti. Da qui si raggiunge facilmente Barcellona con i treni della Generalitat de Cataluña (FGC), che percorrono la linea Monistrol-Barcellona ogni mezz’ora, come pure Barcellona-Martorell-Manresa. Nel Medio Evo Monistrol soffrì fortemente la peste nera, che causò una diminuzione importante della popolazione. Durante il XV secolo Monistrol visse una profonda crisi, ma riuscì a uscirne grazie alla febbre edilizia dei secoli XVI e XVII. Monistrol visse quindi una notevole crescita urbana, che ebbe come punti culminanti la creazione di una Piazza Pubblica, la Casa della Villa e la Fonte Grande. Nel XX secolo il comune di Monistrol sperimenta una crescita demografica grazie allo sviluppo agricolo, urbanistico e industriale della città. Troviamo servizi di farmacia, ristorazione e supermercato.
VACARISSES
Vacarisses si trova in una comarca della Valle Occidentale, confinante con il Bages e il Basso Llobregat. Il comune collega l’antica strada da Barcellona a Manresa. Può avere origine nel castello di Vacarisses dell’XI secolo della famiglia di Guillem de Montcada. Terreni aridi, non hanno dato molta ricchezza al paese, che crebbe un po’ più nell’età industriale. Gran parte del territorio è stata occupata da aree residenziali, perciò oggi il paese è molto sparpagliato. Nel 2017 il registro anagrafico contemplava 6300 abitanti, anche se la popolazione aumenta considerevolmente i fine settimana e nel periodo estivo, essendo sede di seconde residenze. Ci sono bar-ristoranti, farmacia e supermercato.
TERRASSA
Giunti a Terrassa, abbiamo molteplici possibilità di alloggio per passare la notte. Con 220.000 abitanti, il pellegrino può presumere che tutti i suoi bisogni possano essere soddisfatti. La città ha una grande tradizione giacobea, come indica il monumento al pellegrino inaugurato nel 2019 e il fatto che possiede un rifugio per l’accoglienza dei pellegrini. Altre pensioni e hotel completano l’offerta tra cui poter scegliere. Se rimane ancora tempo dopo la giornata di cammino, è molto rilassante passeggiare per le strade del centro storico e sedersi in una terrazza per mangiare alcune tapas e bersi una birra. Terrassa, come il lettore può supporre, ha un’origine iberica e poi romana, a cui risale la fortezza accanto al torrente di Vallparadís (la valle del Paradiso). La città fortificata venne conquistata dai franchi e incorporata nel loro regno nell’801. I mussulmani distrussero la città, come fecero di tanto in tanto con Manresa, e abbatterono il castello. Già all’epoca di Pietro III il Cerimonioso, la città istituì un Consiglio dell’Università della Villa e ricevette altri diritti cittadini che vennero perduti all’arrivo di Filippo V con le sue truppe e con il saccheggio del XVIII secolo. Al tempo di Iñigo era una città importante, così che molto probabilmente proprio qui il nostro pellegrino fece una sosta. Terrassa si convertì in una grande città industriale dopo l’indipendenza dall’imperatore Napoleone, già nel XIX secolo, e la si conoscerà come la città delle macchine a vapore. La ricchezza della città si espresse nella costruzione di molti edifici modernisti a inizio del XX secolo. La cattedrale dello Spirito Santo è stata consacrata nel 2004, ma in realtà ha recuperato la diocesi che venne soppressa dalle incursioni musulmane in questo territorio nel secolo VIII. La cattedrale è della fine del XVI secolo, costruita in stile gotico e non barocco, come sarebbe proprio dell’epoca. Restaurata dopo la Guerra Civile, conserva al suo interno un gruppo scultoreo della sepoltura di Gesù del XVI secolo, che fu distrutto nel 1936 e poi ricostruito nel 1950, grazie all’aver nascosto i pezzi separati del gruppo scultoreo, mettendoli così al sicuro dai vandali. È importante visitare l’Ufficio del Turismo Masia Freixa, Plaça de Josep Freixa i Argemí, 11, Tel: Tel 937 397 019. Amici del Cammino di Santiago di Terrassa, Avinguda d’Àngel Sallent, 55 (Centre Cívic Mª Aurèlia Capmany). Tel: 609.403.750
Annotazioni: In viaggio verso Barcellona, siamo ancora nella “quarta settimana” degli Esercizi Spirituali. Per Sant’Ignazio, la partenza da Manresa, dopo quasi un anno di crescita spirituale, fu una partenza gioiosa e piena di speranza. Manteniamo lo stesso stato d’animo gioioso, perché sempre più ci uniamo a Gesù Cristo nel suo stesso pellegrinaggio, ora nel mondo. La luce tra gli alberi, i fiori, l’acqua del fiume, le persone… sono strumenti di Dio per guidare i nostri passi.
Petizione: prego di poter gioire profondamente con Cristo pellegrino, ora che anch’io sono stato inviato nel mondo per servire la sua missione.
Riflessione: Ancora una volta in cammino, ancora una volta ci lasciamo alle spalle un luogo in cui ci siamo sentiti accolti, accompagnati da Ignazio e dalla sua esperienza a Manresa. Abbiamo imparato, abbiamo riempito i nostri zaini con i tesori che lo Spirito ci ha donato. Forse una nuova comprensione di noi stessi, forse una nuova forza dello Spirito, forse una nuova speranza che ci chiama e ci spinge a rimetterci in cammino. Dio continua a chiamare il suo popolo. Dio ci chiama oggi e ci chiede di andare alla ricerca di uomini e donne che vogliono ascoltare un nuovo modo di comprendere il mondo e se stessi. Come sento la mia disponibilità interiore a mettermi di nuovo in cammino? Dio non vuole che restiamo ancorati a un presente, forse oggi molto gratificante, ma che ci impedirà di continuare il nostro cammino. Ho il desiderio di ascoltare la sua voce e di avanzare su nuove strade, ora come discepoli del Signore?
Non dobbiamo temere: il Signore ci ha detto che sarà sempre con noi, ovunque andremo. Il pellegrinaggio ci aiuta a crescere nella fede, confidando che Gesù cammina con noi, o addirittura davanti a noi. E la nostra forza è il suo stesso Spirito.
La preghiera del pellegrino, quella che consiste nel ripetere il nome di Gesù, può servire anche oggi, insistendo sulla nostra disponibilità, a ogni passo: “Eccomi, Signore”.
Testi:
Genesi 12,1-3. Dio si rivolge ad Abramo e, nonostante la sua grande età, gli chiede di mettersi in cammino, di lasciare la sua casa e il luogo in cui ha messo radici, e di ripartire verso un orizzonte lontano. Dio fa una promessa di felicità e la fede di Abramo crede in questa promessa.
Isaia 6:8. Possiamo ripetere queste parole di Isaia: “Eccomi, Signore”.
Matteo 28,19-20. Il Signore ci chiama e ci dà una missione: annunciare la Buona Novella del Vangelo e far sì che questa parola di vita trasformi i cuori delle donne e degli uomini del nostro secolo. Gesù sapeva che il numero dei discepoli doveva crescere perché il Regno diventasse una realtà visibile nel nostro mondo. Noi discepoli siamo la comunità del Regno.
Atti 1:8. La forza non viene dalle nostre capacità, da ciò che impariamo e sviluppiamo, ma solo dallo Spirito, che accende i nostri cuori e ci rende testimoni dell’amore di Dio nel mondo intero.
Colloquio finale: siamo già abituati a camminare con il nostro amico e Signore Gesù Cristo. Parliamo con fiducia con Lui come un amico parla con un altro. Terminare con il Padre Nostro.
IÑIGO SI CONGEDA DA MANRESA
Iñigo trascorse undici mesi a Manresa, crescendo in umanità e scoprendo le vie dello Spirito. Si convertì in un uomo amato e rispettato, non più per le grandi ricchezze a cui aveva evidentemente rinunciato per convertirsi in un pellegrino di Gesù Cristo, come si disse di lui fin dal principio, ma per il suo parlare delle cose spirituali e dell’amore di Dio. Da uomo vestito di sacco maleodorante divenne il catechista che insegnava ai bambini seduto all’ingresso dell’Hospital di Santa Lucia, o il comunicatore che parlava delle sue esperienze sugli Esercizi che sperimentava in se stesso. Las mujeres y los hombres que deseaban escucharle formaron una pequeña comunidad, recibiendo el círculo más íntimo de amigas devotas del mendigo peregrino el nombre de Íñigas. Le donne e gli uomini che volevano ascoltarlo formarono una piccola comunità e il circolo più intimo di amiche devote del pellegrino mendicante ricevette il nome di Íñigas. Il suo messaggio era semplice ma sgorgava dal cuore e dall’esperienza: predicava l’esame di coscienza, confessarsi, assistere chi soffre e ascoltare Gesù che ci parla nell’intimo dell’amore del Padre e del perdono che raggiunge tutto.
Condividere tanti mesi con un uomo che aveva sperimentato una tale crescita personale in così poco tempo, creò un profondo legame con i manresani, che rimpiansero la sua decisione irremovibile di proseguire il cammino verso Gerusalemme. Era il suo sogno e non poteva trattenersi oltre. Le porte della città di Barcellona erano aperte e, subito dopo la Settimana Santa, il Papa avrebbe concesso le lettere credenziali per i pellegrini in Terra Santa; così, nel mese di febbraio del 1523, per Iñigo suonarono le campane dell’addio a Manresa. Giunto il giorno della partenza, un corteo di amici lasciò Manresa. Con il cuore spezzato, ma sapendo che era la cosa migliore per lui. Le famiglie amiche di Manresa accompagnarono Iñigo per qualche chilometro sulla strada per Barcellona. Com’era prevedibile, la strada scelta fu quella del Cammino Reale, che passa per Viladordis ed El Pont de Vilomara. I manresani arrivarono fino a El Pont de Vilomara e là si congedarono da Iñigo, sul fiume Llobregat. Il ponte di pietra del secolo XI, ricostruito nel XVII, è composto in modo asimmetrico, con tre archi da un lato e cinque dall’altro, a partire dall’arco centrale. È una magnifica opera d’ingegneria e permette il collegamento tra Manresa e Barcellona. Il Comune di Manresa finisce qui e fin qui arrivarono i cittadini che salutarono Iñigo, con il desiderio di rivederlo un giorno. Iñigo sarebbe tornato a Manresa nel 1524, ma essendo già morto il suo vecchio confessore della chiesa di Sant Pau, ritornerà presto a Barcellona, per iniziare i suoi studi nella nascente Università della città. L’addio fu certamente molto emozionante: Iñigo aveva lasciato Loyola-Azpeitia senza quasi salutare per non dover dare spiegazioni ma in quel momento, quando si congedò davanti a tutti, non sapeva cosa dire. Nei racconti del processo di canonizzazione di sant’Ignazio si spiega che «giunto al ponte degli abitanti di Vilomara, non riuscendo a parlare per l’emozione, mise la sua mano sinistra sul cuore mentre con la destra indicò il cielo come se dicesse: “In vita, vi porterò nel mio cuore. In cielo, pregherò sempre per voi”». E attraversato il ponte, con un tozzo di pane che gli avevano messo nella bisaccia, si allontanò dai suoi amici per seguire Gesù dirigendosi verso Barcellona.
Biciclette facile.
Pont de Vilomara: 8 km
Sant Vicenç de Castellet : 15 km
Castellbell i El Vilar : 22 km
Monistrol de Montserrat : 26,5 km
Vacarisses : 34 km
Terrassa: 48 km
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